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Asta, asta con incanto, asta senza incanto

Asta, asta con incanto, asta senza incanto

Aggiornato il 17/10/2025

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L’asta giudiziaria è il metodo con cui la legge consente di vendere un bene appartenente a una persona che non ha potuto pagare i propri debiti. L’obiettivo è ricavare denaro per soddisfare i creditori.

Perché si arriva all’asta

L’asta è lo strumento finale di una procedura esecutiva: quando un debitore non paga, i creditori (ad esempio una banca o un privato) possono chiedere al giudice di vendere forzatamente uno o più beni del debitore, per ottenere il rimborso delle somme dovute.

Una volta disposto il pignoramento del bene, il tribunale affida a un professionista delegato (spesso un avvocato o un commercialista) l’incarico di gestire l’intero processo di vendita.

Il valore di partenza (prezzo base) viene stabilito da una perizia di stima redatta da un esperto nominato dal giudice, che analizza lo stato del bene, la zona, i prezzi di mercato e l’eventuale presenza di abusi edilizi o occupanti.

Come si svolge un’asta giudiziaria

Quando la vendita viene indetta, il tribunale pubblica un avviso d’asta, che contiene tutte le informazioni essenziali: descrizione del bene, prezzo base, modalità di presentazione dell’offerta, data e luogo della vendita.

Nelle date stabilite, il professionista delegato raccoglie o apre le offerte e alla fine assegna il bene a chi ha proposto la cifra più alta, secondo le regole previste.

Esistono due forme di vendita, entrambe disciplinate dal Codice di Procedura Civile:

Asta senza incanto, oggi la più diffusa

Asta con incanto, ormai residuale

L’asta senza incanto

È la procedura oggi più comune in Italia, scelta per la sua maggiore rapidità e sicurezza.

Ogni partecipante presenta la propria offerta in busta chiusa o attraverso una procedura telematica cifrata, insieme a una cauzione pari di solito al 10% del prezzo proposto.

Le offerte devono essere inviate entro il termine stabilito e restano segrete fino al giorno dell’asta, quando il professionista delegato le apre. 

Se l’offerta è unica e pari o superiore al prezzo base, il bene viene aggiudicato subito.

Se invece ci sono più offerte valide, si apre una gara di rilanci partendo dall’offerta più alta, ma una volta conclusa, l’aggiudicazione è definitiva: l’acquirente ha la certezza di aver ottenuto il bene.

L’asta con incanto

L’asta con incanto è invece una procedura ormai poco utilizzata, scelta solo se la vendita senza incanto non ha avuto esito. Si tratta della classica gara “al rialzo”, in cui i partecipanti rilanciano pubblicamente, partendo dal prezzo base.

Chi offre di più ottiene l’aggiudicazione provvisoria, ma non definitiva. Nei dieci giorni successivi, chiunque (anche chi non ha partecipato alla gara) può presentare un’offerta migliorativa di almeno un quinto del prezzo raggiunto. In tal caso, viene fissata una nuova gara e solo alla fine di questa l’aggiudicazione diventa definitiva.

In conclusione, le aste giudiziarie rappresentano un pilastro del sistema di giustizia economica: tutelano i creditori, offrono garanzie agli acquirenti e riportano equilibrio nel circuito dei beni.

Comprendere la differenza tra asta senza incanto e asta con incanto significa padroneggiare le regole di un mercato che, seppur nato da una necessità giuridica, si afferma oggi come una forma di compravendita chiara, tracciabile e aperta a tutti.


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