La prelazione agraria è un diritto che consente ad alcuni
soggetti di acquistare un fondo agricolo prima di altri acquirenti. Questo
diritto tutela chi coltiva la terra o chi possiede terreni confinanti idonei
all’attività agricola.
La norma principale è l’art. 8 della legge 590/1965, integrata all’art.
7 della legge 817/1971.
Il diritto di prelazione si applica solo ai:
- terreni agricoli
- terreni destinati alla coltivazione
- fondi non trasformati o non destinati all’edilizia, all’industriale, al
turistico
Non si applica se il terreno ha una destinazione urbanistica
diversa dall’agricola.
Chi ha diritto alla prelazione agraria?
- Affittuario coltivatore diretto: è il primo avente
diritto. Se coltiva il fondo e lo conduce direttamente, può comprare il terreno
prima di qualunque altro soggetto.
- Proprietario confinante: se non esiste un affittuario
avente diritto, la prelazione passa al proprietario del fondo confinante che
sia o coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale (IAP).
- Società agricole di persone: il diritto di estende a
società semplici, s.n.c e s.a.s, purché almeno il 50% dei soci sia coltivatore
diretto.
Come funziona?
Il proprietario che vuole vendere deve inviare una
notifica con raccomandata. La comunicazione deve includere:
- preliminare di vendita o proposta dettagliata
- prezzo del terreno
- generalità dell’acquirente
- condizioni complete della cessione
Gli aventi diritto hanno 30 giorni per rispondere e, se
vogliono esercitare la prelazione, devono acquistare alle stesse condizioni.
La prelazione agraria è importante perché tutela chi lavora
nel settore agricolo. Per vendere un terreno in modo corretto bisogna
rispettare la procedura di notifica e i diritti di affittuari e confinanti.