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Il decreto di trasferimento dell’immobile aggiudicato all’asta

Il decreto di trasferimento dell’immobile aggiudicato all’asta

Aggiornato il 03/07/2025

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Acquistare un immobile è un passo significativo, spesso il più importante investimento nella vita di una persona. Quando si pensa all'acquisto di una casa, l'immagine più comune è quella del rogito davanti al notaio come momento conclusivo della compravendita. Ma se l'acquisto avviene tramite un'asta giudiziaria, il documento che sancisce il passaggio di proprietà è un altro, altrettanto importante e sicuro: il decreto di trasferimento

Per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle aste immobiliari, è fondamentale capire che cos'è e perché è così importante.

Cos'è il decreto di trasferimento?

Immagina il decreto di trasferimento come il "titolo di proprietà" ufficiale che ricevi quando ti aggiudichi un immobile all'asta e hai versato l'intero prezzo. Non è un atto notarile nel senso tradizionale, bensì un provvedimento giudiziario, ovvero un ordine formale emesso direttamente dal giudice che ha seguito la procedura dell'asta. È il documento che, per legge, trasferisce la proprietà dell'immobile dal precedente proprietario all'aggiudicatario.

Perché è così importante per chi compra? 

L'importanza del decreto di trasferimento risiede in alcuni aspetti fondamentali:

1. Ti rende proprietario a tutti gli effetti: è l’atto che sancisce legalmente il passaggio di proprietà. Dal momento in cui viene emesso, la casa è tua a tutti gli effetti.

2. Libera l’immobile da debiti e vincoli: questo è forse il più grande vantaggio. Il decreto di trasferimento contiene un ordine esplicito del giudice che impone la cancellazione di tutte le iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli che gravavano sull'immobile (come ipoteche e pignoramenti). Questo significa che l'immobile ti viene consegnato "libero" da debiti e vincoli pregressi legati al precedente proprietario, garantendoti un acquisto sereno e senza sorprese future.

3. Ha valore legale per la registrazione: una volta emesso, il decreto viene registrato e trascritto nei pubblici registri immobiliari (la Conservatoria dei Registri Immobiliari), rendendo ufficiale il tuo diritto di proprietà.

I costi legati al decreto di trasferimento

È vero che con il decreto non pagherai la parcella del notaio per l'atto di compravendita in sé. Tuttavia, dovrai comunque sostenere alcune spese necessarie per la sua efficacia:

Imposte: come per qualsiasi acquisto immobiliare, dovrai pagare imposta di registro, ipotecaria e catastale, calcolate sul prezzo di aggiudicazione.

Spese amministrative: si aggiungono le spese per il bollo e i diritti di trascrizione del decreto nei registri immobiliari.

Costi di cancellazione dei gravami: anche se l'ordine di cancellazione è dato dal giudice, le relative spese per l'effettiva cancellazione degli oneri (ipoteche, pignoramenti) sono solitamente a carico dell'aggiudicatario, ma questo aspetto è sempre chiarito nell'ordinanza di vendita.

Alla luce di quanto detto sopra, il decreto di trasferimento è il vero sigillo di sicurezza per chi acquista in asta: non solo ti rende il legittimo proprietario, ma taglia definitivamente i ponti con il passato dell'immobile, garantendoti un bene ripulito da ogni debito o vincolo pregresso.


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